Learning in plurality - Mobilità A5, Merano

Poster Erasmu+ Merano 5

Programma Erasmus+ Merano 5

Proseguono regolarmente i lavori di Erasmus+ Learning in Plurality.  Dal 19 al 22 febbraio si è svolta a Merano la quinta mobilità prevista dal progetto e il nostro Istituto ha ospitato il secondo incontro della squadra di progetto internazionale, composta da insegnanti e dirigenti delle scuole partecipanti. Con i colleghi rumeni, austriaci e tedeschi sono stati affrontati i temi della valutazione di medio termine del progetto e della programmazione delle fasi successive. Il lavoro di tre giorni, strutturato in riunioni, conferenze e incontri è stato molto produttivo. 

Mercoledì 20 febbraio, dopo l'apertura ufficale dei lavori da parte del Dirigente Scolastico, il gruppo ha affrontato il primo tema all'ordine del giorno, legato alla valutazione del percorso svolto. Un'interessante conferenza della prof. Martha Jimenez, dell'EURAC di Bolzano, dal titolo Self-assessement Tools on Intercultural Competence ha contribuito a  fornire le coordinate teoriche della riflessione e a stimolare il dibattito.  Si è discusso su come affrontare efficacemente contesti interculturali, identificare le diversità culturali rilevanti ed essere in grado di predire gli equivoci legati ad esse. Il gruppo ha avuto modo di riflettere sulle coordinate della competenza interculturale intesa come necessità di implementare possibili adeguate strategie di adattamento basate sul cambio di prospettiva e sull'adattamento dei codici, e sullo sviluppo di conoscenze mirate, abilità e atteggiamenti che inducano comportamenti e comunicazione percepibili ed interazioni interculturali appropriate.  Si è visto come lo sviluppo della competenza interculturale avvenga attraverso un processo che combina tra loro varie abilità specifiche, quelle dell'atteggiamento verso la diversità culturale che si fonda su rispetto, apertura, curiosità e spirito di scoperta; della conoscenza e della comprensione, basate sulla consapevolezza culturale e socio-linguistica, sull'approfondita conoscenza culturale sia specifica che globale; ed infine dell'individuazione di risultati attesi sia interni, con la costruzione di una cornice di riferimento, sia esterni, legati ad una comunicazione efficace ed appropriata: un processo complesso che muove dal livello individuale degli atteggiamenti al livello dell'interazione, legato ai risultati.  Come valutare tale competenza, cosa è utile e opportuno valutare?  Con quali metodi e quali obiettivi?  Questi i quesiti sui quali si è costruita la riflessione ricorrendo ad esempi concreti e a studi di caso che hanno attivamente coinvolto tutti i partecipanti in un dibattito molto costruttivo.

Dopo questo utile approfondimento, il gruppo si è concentrato concretamente sugli  aspetti valutativi del progetto stesso, giunto ormai a metà percorso.  Il prof. Tadeusz Sierotowicz ha illustrato gli esiti di un'indagine, promossa dal team Gandhi, sulla percezione degli studenti di tutte le scuole partner che hanno partecipato alle due mobilità svolte. I risultati del questionario, somministrato on-line, indicano come la maggior parte degli obiettivi prefissati, legati all'apprezzamento della diversità culturale, all'incontro e alla collaborazione tra giovani di diverse nazionalità, alla promozione del rispetto e al contrasto degli stereotipi, così come al potenziamento linguistico e a un approfondimento di tematiche attuali (social media, bullismo, integrazione) siano stati centrati. Alla vigilia dell'ultima mobilità studentesca e a poco meno di un anno dal termine del progetto, restano ancora da approfondire le tematiche inerenti all'identità europea e quelle più specificatamente dedicate al fenomeno migratorio, cui sarà dedicato, come previsto, l'incontro in Romania.

La seconda conferenza organizzata e proposta ai partner di progetto, Teaching in Diversity, Immigration and Ethnonationality with special attention to South Tyrol’s situation, è stata a cura della professoressa Dorothy Louise Zinn, antropologa, docente presso la Libera Università di Bolzano e ha avuto luogo presso l'Istituto di Scienze Religiose di Bolzano. Nella prima parte la relatrice ha illustrato vari esempi di valorizzazione della diversità riscontrati nell'ambito dei suoi studi sulla realtà scolastica italiana, diversità socio-culturale, linguistica, religiosa, di abilità ed intelligenze. La seconda parte era maggiormente focalizzata sulla realtà della scuola altoatesina e la prof. Zinn ha illustrato le sue ricerche sul campo che, partendo dal presupposto che la scuola in Alto Adige svolge un ruolo chiave nella protezione delle lingue e delle culture di minoranza, si interrogano su come un tale sistema si confronti con le trasformazioni demografiche causate dall'immigrazione. Nei fatti le diverse realtà della scuola in lingua italiana e di quella in lingua tedesca si distinguono per maggior contestualizzazione la prima e maggiore culturalizzazione la seconda. La conclusione cui giunge la prof. Zinn è che l'integrazione degli immigrati in Alto Adige avviene con la loro assimilazione nei gruppi preesistenti e con il mantenimento di un sistema sistema "paritario-ma-separato".  Le riflessioni finali e il successivo dibattito hanno messo in luce come esistano varie forme di diversità, come l'educazione interculturale non riguardi solamente i figli dei migranti e quanto sia necessario un ripensamento delle basi monoculturali del sistema scolastico.

L'ultimo incontro di lavoro è stato dedicato all'organizzazione della prossima mobilità, A6, che sarà ospitata dai nostri partner del Collegiul National "Diaconovici – Tietz" di Resita, Romania. Il team rumeno ha illustrato nel dettaglio gli aspetti organizzativi: il programma delle attività, i workshop, le referenze degli esperti invitati a collaborare al progetto, le attività sociali, le escursioni, vitto, alloggio e trasporti, e i preventivi di spesa.

A conclusione del meeting il team italiano ha sottoposto ai partecipanti un questionario per  procedere ad una valutazione ragionata degli esiti che hanno evidenziato l'efficacia dell'organizzazione e la qualità delle iniziative proposte, giudicate in linea con la programmazione e gli obiettivi di progetto. 

Erasmus+ Merano A5