Un Treno per la Galizia - Anonimo

Anonimo, I.I.S.S. Gandhi, Merano                                                               

 Merano, 29/10/2014

TIPOLOGIA: saggio breve

ARGOMENTO: storico- culturale

DESTINATARIO: giornale scolastico

TITOLO: Treno per la Galizia      

 

Il “Treno della memoria Prima Guerra mondiale Galizia”, come afferma a riguardo il sito dell’Euregio, è il primo progetto pilota nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra mondiale. 

È la Galizia, infatti, il luogo in cui trovarono la morte migliaia di soldati provenienti dall’ Alto Adige, dal Tirolo e dal Trentino.

L’ iniziativa ha previsto un viaggio di sei giorni, con partenza il 16 ottobre dal Brennero, dove gli studenti e le studentesse, storici, insegnanti e cittadini interessati, circa cinquecento persone, hanno raggiunto la città di Cracovia tramite un treno riservato per l’occasione. 

Raggiunta la città polacca, nei giorni successivi, gli studenti delle tre regioni, insieme ai loro accompagnatori, hanno visitato i luoghi della memoria che si trovavano nelle vicinanze, tra cui il castello di Wawel e il tumulo di Kosciuszko,

Przemysl e il forte principale Salis Soglio al confine con l’Ucraina. Il momento di maggior importanza, secondo l’Euregio, sarebbe dovuto essere una commemorazione sulla piazza principale di Cracovia alla presenza dei presidenti delle tre province e una visita al cimitero di Brylince,  che rievocava i Kaiserjäger e i  Landesschützen,

reggimenti austro-ungarici. In entrambi i casi erano presenti la stampa e i mass media.

Da quanto afferma H. Heiss nel volume Sui campi della Galizia, seppur diametralmente opposta al Tirolo, la Galizia presentava alcune analogie con quel territorio: era, infatti, un territorio di confine, prevalentemente agricolo, dove i nazionalismi di fine secolo avevano creato numerose tensioni, con la nascita di organizzazioni che rivendicavano la separazione della regione dall’Impero austro-ungarico.

Scoppiata la guerra nell’ agosto 1914, come sostiene G. Fait, storico trentino, nel volume intitolato Sui campi di Galizia. Gli italiani d’ Austria e il fronte orientale: uomini, popoli e culture nella guerra europea, la Galizia, possedimento della Corona austriaca ai confini con la Russia, si trasformò rapidamente in un campo di battaglia, sul quale morirono migliaia di soldati tedeschi, ungheresi, polacchi, ucraini, italiani e di altre nazionalità dell’impero. 

Gli strateghi austro-ungarici, consideravano questo territorio come punto di partenza per ogni azione contro l’ impero zarista. Per quest’ultimo invece, esso costituiva un passaggio

fondamentale verso le regioni degli Imperi centrali.

Il 21 ottobre, nell’aula magna dell’università di Cracovia, nel corso della mattinata, i partecipanti hanno avuto modo di esprimere, in un breve momento di dibattito, le proprie opinioni riguardo al progetto. Molti sostenevano che la Grande Guerra è stato un conflitto che ha riguardato quasi tutte le nazioni europee. Sarebbe stato, quindi, più opportuno e giusto, ricordare i caduti di tutti i Paesi, non solo i Kaiserjäger e i Landesschützen o in generale i soldati dei tre territori, ma anche i russi, i polacchi, i tedeschi, gli italiani, i francesi, gli inglesi e tutti gli esseri umani, figli, padri di famiglia, giovani che hanno perso la vita a causa di una guerra pressoché inutile.

Una tra le principali aspettative era quella di ricevere informazioni nuove riguardanti la Prima Guerra mondiale, ma, come alcuni studenti hanno affermato durante la discussione in università, non è stato così. Gli studenti, le studentesse e gli insegnanti si aspettavano che venissero commemorati tutti i caduti e che si sottolineasse maggiormente il tema della guerra come errore da non commettere di nuovo.

 

 

FONTI:

– H.Heiss, Sui campi della Galizia

– Fait G., Sui campi di Galizia. Gli italiani d’ Austria e il fronte orientale: uomini, popoli e culture nella guerra europea,

Museo Storico Italiano della GuerraRovereto 1997;

-Dal sito dell’ Euregio, www.europaregion.info/galizia