La valigia invisibile

Nella mia valigia invisibile porto i sogni e le speranze, le mie paure, ma anche tanto ottimismo.

Il progetto “La valigia invisibile” è stato in primo luogo il nostro modo di reagire all’isolamento dovuto alle stringenti misure di sicurezza e alle chiusure che hanno coinvolto gli Istituti superiori nel 2020.

Il titolo è stato scelto riprendendo quello di un progetto di scrittura creativa rivolto a studenti con una storia multilingue, svoltosi nel 2015 presso il nostro Istituto. In quell’occasione gli autori hanno scritto dei racconti, racchiusi in un piccolo libro, dove narrano della valigia invisibile che ciascun protagonista porta dentro di sé.

Gli studenti e le studentesse del corso di Lingua della Comunicazione, quindi studenti arrivati da poco in Italia, sono partiti dalla lettura e dall’analisi di alcuni racconti. Hanno quindi intervistato due autrici, una che attualmente studia in Francia e l’altra che lavora stabilmente a Merano. A loro si sono aggiunti un ex studente che studia a Modena ed una ex studentessa che studia e lavora a Bolzano. Quattro ex studenti dell’Istituto da intervistare, quattro ex studenti con percorsi di background migratorio con cui confrontarsi, dibattere e condividere o meno preoccupazioni e scelte future.

Le interviste si sono svolte tutte on-line. Alla fine del lavoro, è stato chiesto agli intervistatori e alle intervistatrici:

E tu che cosa porti nella tua valigia invisibile?